IL GOVERNO ITALIANO ED I COSÌ DETTI RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI LAVORATORI COSTRETTI A LICENZIARSI DALLA PROPRIA AZIENDA PER AVERE UNA EQUA RETRIBUZIONE MENSILE

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Tutti e mi ripeto TUTTI quelli che hanno permesso questo profondo ed a mio avviso ILLEGALE sopruso, mi riferisco alle rappresentanze dei lavoratori ex AZ, dovrebbero essere portati in catene a spaccare pietre per tutta la loro vita!!
LAVORATORI COSTRETTI A LICENZIARSI DALLA PROPRIA AZIENDA PER AVERE UNA EQUA RETRIBUZIONE MENSILE.
Voglio ripercorrere questi ultimi dodici mesi partendo dal mese di GIUGNO del 2023: Circa un anno fa era di pubblico dominio che Alitalia SAI in a.s. aveva preparato per tutti i suoi dipendenti le lettere di cessazione del rapporto di lavoro alla data del 31/12/2023 e la rispettiva collocazione in NASPI per coloro che NON avevano ancora maturato nessun diritto alla quiescenza.
Ci fu, ed a mio avviso molto pilotato, un grosso fermento tra le OOSS di categoria che sbandierarono subito che, con il loro forte e tangibile intervento, erano riusciti ad ottenere altri 10 mesi di CIGS prorogando questo ammortizzatore sociale al 31 ottobre 2024.
Sembrava una grande ed importante VITTORA a favore dei lavoratori. Perché ,ricordo, che essere in CIGS significa essere ancora ISCRITTO NEL LIBRO MATRICOLE DELL’AZIENDA pertanto ancora si è ancora un DIPENDENTE!!!
Succede però che nel mese di LUGLIO ( meno di trenta giorni dopo la grande vittoria) questo ignobile governo vara un DECRETO LEGGE , il famoso decreto OMNIBUS dove,…..guarda caso ritiene necessario inserire all’interno del D.L. un articolo solo ed esclusivamente lesivo per i lavoratori di ALITALIA SAI in a.s.
NON VI E’ STATO UNO SOLO DI QUEI FALSI RAPPRESENTANTI SINDACALI CHE ABBIA FATTO SENTIRE IL PRORPIO DISSENSO A CHE SI ERA PERMESSO UN TALE SOPRUSO!!!
Il decreto OMNIBUS è stato poi convertito in legge ed anche in questo particolare frangente NESSUNO delle rappresentanze dei lavoratori ALITALIA abbia mai sprecato una sola parola nel CONDANNARE il sopruso che questi poveri lavoratori avrebbero dovuto sostenere: IL TAGLIODELLA QUOTA MENSILE DI CIGS+ FSTA AL 60% E NON RICEVER PIU’ QUELLA ALL’80% COME AVREBBERO CONTINUATO A PERCEPIRE TUTTI I LAVORATORI DEL SETTORE TRASPORTO AEREO!!!
TUTTO era chiaramente approvato dalle rappresentanze dei lavoratori VISTO CHE NESSUNO DI QUESTE AVESSE DIMOSTRATO TANGIBILMENTE IL PROPRIO DISSENSO!!
La cosa però non era affatto finita, visto che NESSUNO si era lamentato perché non CONTINUARE?!! Infatti il giorno 13 NOVEMBRE 2023 Il SENATO della REPUBBLICA approva , tra le varie cose anche l’art. n.6 del D.L. 131/2023 dove un’altra bordata viene sparata sui lavoratori di ALITALIA SAI in A..S. e cioè che dal 1/1/2024 per tutti coloro che maturano un
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qualsiasi requisito pensionistico NON RICEVERANNO più la CIGS come ammortizzatore sociale…NEANCHE QUELLA ELEMOSINA DEL 60% e quindi???!!
Anche questa volta le OOSS non hanno speso una sola parola di dissenso a questo VERO E PROPRIO SOPRUSO!!! Ma non è finita le organizzazioni sindacali hanno avuto il coraggio di “CONSIGLIARE” ai lavoratori di LICENZIARSI da Alitalia al fine di poter percepire l’80% della quota CIGS
IL SINDACATO CHE CONSIGLIA AL LAVORATORE DI LICENZIARSI. Mettere fine al proprio rapporto di lavoro al fine mantenere una retribuzione mensile decente?!!
Purtroppo a causa di questi continui soprusi, il povero lavoratore OGGI è costretto a far valere i suoi diritti non più rivolgendosi alla magistratura ma portando l’istanza direttamente alla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ( CEDU)
Penso che anche questa volta, un sensibile numero di persone chiederanno giustizia perché è incomprensibile che un Governo, un Governo del popolo possa emettere una legge dove CHIARAMENTE vi è una discriminazione tra un lavoratore ed un altro.
E’ incomprensibile che, in qualità il dipendente di un’azienda, debba doversi licenziare al fine di NON dover subire un taglio delle quote della retribuzione mensile; degli ammortizzatori sociali concordati con le rappresentanze dei lavoratori.
Allo stesso tempo non è concepibile che lavoratori dello stesso settore, il trasporto aereo, debbono ricevere una retribuzione mensile senza tagli o riduzioni, sottoforma di CIGS, solo perché appartengono ad altra azienda.
Siamo giunti alla discriminazione, sulla una classe di lavoratori, più becera e più ignobile mai vista in questo paese!
Emilio Cimmino