Stamattina, giornata storica per la Cultura grumese ed internazionale, si è
tenuto, alle 09:00 presso il Cine Teatro “Lendi” in Sant’Arpino (CE), il
Convegno, *Domenico Cirillo: Scienza, Impegno civico e Sacrificio per la
libertà* per celebrare, in *primis*, l’uomo e il cittadino Domenico Cirillo
(Grumo 1739-Napoli 1799) in occasione del suo 286°anniversario dalla
nascita. Il suddetto è stato promosso dal Comune di Grumo Nevano (NA) di
concerto con la Città Metropolitana di Napoli ed il patrocinio
dell’Università Federico II. L’evento è inserito nel programma *Grumo
Nevano tra tradizione e innovazione*, organizzato dall’ex Assessore alle
Politiche Sociali, all’Istruzione, alla Cultura Angela De Rosa.
Dopo i saluti istituzionali del Sindaco della Città Umberto Cimmino e della
Responsabile della Biblioteca “Domenico Cirillo” Rosa Moscato, hanno dato
il proprio prezioso e interessante contributo Arturo Armone Caruso (*Dagli
studi sulla laringe ai contatti internazionali di Domenico Cirillo*),
Antonino Di Natale (*Colori scientifici: gli acquerelli inediti di Domenico
Cirillo*), Amedeo Arena (*Il riconoscimento di Cirillo come primo socio
italiano dell’Accademia fondata da Franklin*) e Benedetto Migliaccio
(*Riflessioni sull’ultima lettera di Domenico Cirillo a Lady Hamilton*), ha moderato i
lavori Bruno D’Errico, membro dell’Istituto di Studi Atellani. A margine
dell’incontro è stato esposto una riproduzione fedele dell’abito di
Domenico Cirillo, realizzato dagli alunni dell’I.P.I.A. “M. Niglio” di
Frattamaggiore (NA) e commentato dalla succitata ex Assessore.
La celebrazione ha visto un ulteriore appuntamento alle 18:00, in piazza
Domenico Cirillo, in Aversa (CE), dove è stata inaugurata un’epigrafe,
incisa su lastra in marmo, per celebrare l’essere stato (Cirillo)
riconosciuto quale membro dell’American Philosophical Society, a
testimonianza del fatto che il Nostro, come la cultura della Napoli del
tempo, godeva, a giusta ragione, di meritato plauso. Tale iniziativa è nata
su proposta dell’Associazione Alunni del Liceo “D. Cirillo” (Presidente
Nicola Graziano) e dell’Accademia Filangieri di Partenope (Presidente
Benedetto Migliaccio), con il patrocinio del Comune di Aversa e del
suddetto Liceo Classico e Musicale. I lavori sono stati aperti dai saluti
istituzionali del Sindaco Francesco Matacena, seguiti da quelli del
Dirigente Scolastico Luigi Izzo e del Presidente dell’Associazione Alunni*,*
hanno poi preso la parola con contributo Benedetto Migliaccio e il prof.re
Amedeo Arena. L’intera cerimonia è stata accompagnata da intermezzi
musicali a cura degli studenti del Liceo.
Chi è quest’uomo così virtuoso? La sede permette solo qualche accenno.
Domenico Cirillo, è medico a soli vent’anni, l’anno successivo assume la
cattedra di Medicina presso l’Università di Napoli, dove si dedica ad
indagare l’aspetto della botanica (classificazione delle piante, uso
farmacologico, attenzione alla “biodiversità”) e introduce anche il Sistema
di Linneo. Membro di numerose e prestigiose Accademie italiane e straniere,
amico dei più importanti e illustri studiosi, scienziati, filosofi della
cultura del Settecento Napoletano ed Internazionale, presidente e patriota
della Repubblica Napoletana.
In questo Convegno sono stati indagati tratti poco conosciuti del Cirillo,
che hanno destato molto interesse e ammirazione, come ad esempio lo studio
del patrimonio “avanzato” relativo all’*Erbolario* del Regno di Napoli o la
vicenda alquanto singolare, che lo vede poi diventare membro della più
antica e prestigiosa Accademia Scientifica degli Stati Uniti, fondata da
Benjamin Franklin in Filadelfia nel 1743, ossia l’American Philosophical
Society.
Un uomo che non finisce di stupirci per la sua immensa e continua spinta
innovatrice, che si estende a numerosi campi della conoscenza, senza
risparmiarsi, investendo nelle ricerche scientifiche anche le proprie
sostanze economiche.
Ciò che continua a sorprenderci e nel contempo appassionarci non è solo
rappresentato dal fatto che Egli incarna in modo mirabile il valore della
“grumesità”, ma la vastità del suo ingegno umano e civile, che di sicuro ci
riserverà ancora altre sorprese, e soprattutto il suo senso, sofisticato e
davvero autentico, di *cura* verso il proprio lavoro e le persone;
quest’ultimo aspetto assume un significato più profondo perché rivolto agli
umili, seppur generato da un uomo aristocratico, che attraverso queste sue
spontanee azioni lascia già trasparire ciò che maturerà fino ad oggi e si
affermerà come “ spirito di solidarietà”.
E’ con immensa gratitudine rivolta all’illustre concittadino che desidero
concludere, pensando che tutte le sue attività svolte si possano
configurare come delle sinapsi, che assumono significato solo se in
perfetta ed equilibrata interrelazione con altre, che Egli ancora oggi
ispira, quali il fare ricerca per un bene superiore, ossia il benessere
universalmente riconosciuto, senza distinzioni di classe o di pensiero, lo
spingersi fino a sacrificare la propria vita senza rinnegare ciò in cui si
è creduto e amato, l’imparare che prodigarsi nello studio insegna ad
esserci e lasciare un segno tangibile del proprio animo puro e libero.
Giusy Cirillo.