FRANCSCO: PAPA DI CUORE E SENTIMENTO

0
16

(Giusy Cirillo) Ieri il soffio vitale di Papa Francesco è volato gli angeli. Uomo tra gli uomini, uomo di speranza, votato alla semplicità, derivata anche dal nome che Egli stesso ha scelto per la salita al soglio pontificio. Semplicità che è diventata la sua cifra naturale e comunicativa. Pur indicando che esistono “Stili di guerra e stili di pace”, si è confermato instancabile comunicatore, che ha sempre invocato, cercato, insegnato il ricercare la pace, quale bene supremo, garanzia di concordia tra gli uomini e armonia splendente dell’animo. Il suo agire fermo, vero, sovente nel silenzio ha attraversato temi non solo spirituali, toccando questioni nuove e urgenti come quella dell’intelligenza artificiale, che lo ha visto partecipare al G7 nel giugno 2024, dove pur consapevole della portata universalistica e delle complesse trasformazioni indotte dallo sviluppo tecnologico, ha espresso un monito forte, ossia salvaguardare la purezza e le bellezza della persona nella sua interezza e nella relazione autentica con gli altri e il mondo che ci circonda. Egli si configura come “unica” figura morale di impatto globale nel mondo per la sua attenzione, manifestata già nella sua Enciclica del 2015 “Laudati sì”, alle molteplici crisi derivate dagli effetti negativi del cambiamento climatico, che si intreccia con il problema della giustizia sociale e delle mirate scelte politiche degli Stati. Inoltre, il suo sguardo non ha evitato di guardare le nuove generazioni e invitarle a testimoniare la speranza, che come affermato nel suo Discorso ai membri del Consiglio Nazionale dei Giovani, tenuto lo scorso anno, “non delude mai” e aggiunto “Per favore, non perdere la capacità di sognare: quando un giovane perde questa capacità […]. Diventa un “pensionato della vita”. La sua ultima apparizione per la benedizione Urbi et Orbi per la Pasqua 2025, lo ha visto molto affaticato nel corpo, ma non nello spirito, profondamente lucido nell’invocare il suo fermo no alla corsa al riarmo nell’ambito delle guerre che si stanno verificando in questi ultimi anni. Papa Francesco ha incarnato il messaggio del “fratello di Assisi”, che, attraverso la propria vita, improntata alla povertà (ma non dell’animo), all’amore per la natura e il rispetto per il prossimo, si eleva agli altari del Sommo Bene, nutrimento essenziale per l’intera Umanità.