DOMANI L’INGRESSO NEL CONSIGLIO CONSORTILE DEI RAPPRESENTANTI DEL COMUNE DI CASAVATORE

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Il giorno 25.02.2025, il Commissario prefettizio Giovanni Lucchese  insediatosi a Casavatore all’indomani dello scioglimento del Consiglio comunale ha provveduto alla designazione dei 3 componenti rappresentanti del Comune di Casavatore in seno al Consiglio consortile: si tratta del Dr. Mauro Muto, del Dr. Antonio Noto, nonché dell’avv. Diana Santucci. Professionisti scelti in seguito ad un bando pubblico (cui avevano partecipato 10 aspiranti), sulla scorta di titoli di studio ed esperienze pregresse di tutto rispetto. Il Dr. Lucchese, alle solite nomine dei dirigenti degli uffici comunali, ha preferito avvalersi di professionisti esterni, selezionati con rigore, imparzialità e metodo meritocratico. Un modus agendi sovente ignoto alla politica, avvezza a conferire incarichi a soggetti aventi il solo merito della prossimità al “rappresentante del popolo” di turno, sebbene del tutto carenti di competenze tecnico-amministrative e di trascorsi rilevanti nella pubblica amministrazione.

Ad ogni buon conto, ai prescelti Muto, Noto e Santucci vanno i più fervidi auguri di questo periodico per la delicata carica ricevuta, quantunque di durata alquanto limitata: il loro incarico, infatti, inizierà, formalmente, solo nel momento in cui la convocanda Assemblea dei Sindaci ratificherà l’avvenuta designazione, e cesserà con l’elezione del nuovo Consiglio comunale all’esito della imminente competizione elettorale, che dovrebbe tenersi in data 11.05.2025.

Sul tavolo, tuttavia, i neo-eletti consiglieri della giunta consortile troveranno da subito questioni scottanti: si va dalla recente revoca del servizio di illuminazione votiva espletato, negli edifici detenuti dalle concessionarie Arciconfraternite, da impresa individuata senza adottare la prescritta procedura ad evidenza pubblica (anomalia che, per ben 10 anni, ha comportato una rilevantissima perdita economica per il Consorzio, fonte di evidenti responsabilità), alla altrettanto recente sentenza del Tribunale di Napoli Nord che ha ritenuta  valida la transazione stipulata tra il Consorzio ed il Comune di Arzano, in virtù della quale quest’ultimo è stato esentato dal corrispondere al primo una somma di oltre un milione di euro, sebbene consacrata nel dispositivo della sentenza resa dal Tribunale di Napoli, divenuta, peraltro, definitiva in quanto non impugnata. Ed è evidente che ci sarà da valutare l’entità del danno arrecato alle casse consortili dai prefati nefasti eventi, e soprattutto, bisognerà capire chi e perché, assunte le vesti di Babbo Natale e coadiuvato da solerti elfi, è stato così magnanimo nei confronti dell’impresa e del Comune consorziato di cui sopra.