È stato caos totale durante il Consiglio comunale tenutosi il 30 maggio scorso, con il consigliere Pasquale Palmentieri che ha rivolto accuse al vetriolo contro il sindaco, Luigi Maglione, reo, unitamente alla giunta, di aver esposto l’intera assise al rischio di una grave responsabilità erariale, derivante dalla prevista, illegittima donazione di un immobile (quello che attualmente ospita la Parrocchia “Gesù Cristo Lavoratore” sita al Viale delle Industrie) di proprietà comunale di rilevantissimo valore; decisione prontamente revocata dopo le rimostranze consacrate in un documento redatto da 4 consiglieri di maggioranza, cui fu data lettura nel pregresso Consiglio comunale proprio dal Palmentieri. Il quale, nell’ultima adunanza ha nuovamente puntato l’indice contro il primo cittadino, intrappolato ¬ – a suo avviso – tra le grinfie del PD. Circostanza che sembrerebbe confermata dal sindaco medesimo, che ha dichiarato: “Ora basta, la mia storia personale e politica mi impone di non essere mai stato ostaggio di nessuno, e certamente non inizierò alla mia età, ecco perché chiedo che la mia maggioranza sia composta solo ed esclusivamente da soggetti che mai e poi mai potranno agire fuori da ogni regola, politica e comportamentale. Episodi come questo – ha aggiunto il sindaco Maglione – hanno visto sempre più speso protagonista il consigliere Pasquale Palmentieri.”
L’attuale maggioranza è dunque sempre più risicata e traballante, ed in preda a conflitti interni, che, a parere del leader dell’opposizione, l’ex sindaco Vito Marino, sono ormai stucchevoli ed indecorosi, oltre che ostativi al perseguimento del bene della collettività. E di questo – osserva Marino – il sindaco Maglione è più che consapevole, atteso che nell’ultimo Consiglio comunale ha inequivocabilmente dichiarato: “ questa città merita di essere governata come si deve in quest’ultima parte di questa consiliatura. Ed è per questo che, chiedo di cambiare diametralmente direzione”.
E se lo dice lui – chiosa l’ex sindaco – c’è da credergli!