ARZANO INSIDIA IL PRIMATO DI CASAVATORE: IN CORSO L’ITER PER L’INSTALLAZIONE DI UNA CABINA ELETTRICA CHE OCCUPERÀ OLTRE 25.000 MQ DI VERDE.

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Una strana storia, pare che la cabina elettrica primaria dovrebbe servire a Frattamaggiore.  Intanto l’opposizione ha presentato richiesta  di un consiglio comunale monotematico e urgente sulla questione della Cabina che dovrebbe sorgere in Via Sensale( In allegato la richiesta).  Intanto si muovono le associazioni sul territorio.

Attenzione! È a rischio il primo posto di Casavatore nella speciale classifica dei comuni più urbanizzati d’Italia. Arzano, che segue a ruota, si accinge a cementificare un’area verde di oltre 25.000 mq,onde realizzare una cabina elettrica primaria destinata a servire svariati comuni a nord di Napoli, nonché le imprese operanti sulla zona industriale di Via D’Amato, insidiando così il triste primato casavatorese.

E il paradosso sta nel fatto che, mentre il legislatore ha istituito il Fondo per il contrasto al consumo di suolo, volto a finanziare interventi per la rinaturalizzazione di aree agricole in ambito urbano e periurbano, la vicina Arzano, non solo non usufruisce delle risorse messe a disposizione dallo Stato, ma addirittura abdica alla realizzazione di infrastrutture verdidi fruizione pubblica per fare spazio ad un’opera che, peraltro, importa altresì l’incremento dell’inquinamento elettromagnetico ed acustico in una zona dove, per giunta, insistono ben due scuole, oltre a un elevato numero di abitazioni. Problematiche evidenziate, invano, anche dal dirigente dell’ufficio tecnico del comune di Arzano.

Ciò nondimeno l’amministrazione tace; e la stessa sindaca si è trincerata dietro un assordante ed irritante mutismo selettivo. Ma i cittadini di Arzano, così come pure i consiglieri di opposizione non sono rimasti in silenzio, nonostante qualche maldestro tentativo di mettere il bavaglio a chi chi dice recisamente “no” alla cabina elettrica: il consiglio comunale, tenutosi in prima convocazione ad inizio agosto, ha visto assente la quasi totalità della maggioranza, laddove quello celebrato in seconda convocazione addirittura il 14 agosto si è concluso con un nulla di fatto poiché, dopo che la Presidenza del Consiglio comunale si è rifiutata, per discusse e discutibili questioni di forma, di mettere a votazione la proposta di delibera formulata dall’opposizione, nessun componente della maggioranza si è esplicitamente pronunciato sulla installazione della cabina della discordia, limitandosi ad esternare argomentazioni arzigogolate, fumose ed inconferenti, in perfetto stile politichese. Un contegno che ha indispettito ancor di più l’opposizione e la mortificata cittadinanza, dichiaratasi pronta a dare battaglia fino in fondo.

Nel frattempo, alcuni componenti della maggioranza – consapevoli della fondatezza delle doglianze mosse in ordine a questo scellerato disegno, che sarà incontestabilmente foriero di gravi ripercussioni sulla salute della gente, senza, nel contempo, recare vantaggio alcuno – hanno espressamente sostenuto le ragioni dell’opposizione. E non è da escludere che costoro, a breve, siederanno proprio tra i banchi di quest’ultima, con la fin troppo evidente finalità di distinguersi apertamente e nettamente da chi sta mettendo il paese in ginocchio, tradendo tutte le promesse fatte in campagna elettorale.

Ma se Arzano piange, Casavatore non ride. Anzi, ride solo l’Amministrazione. Che, nonostante i contestatori, i congelati e i franchi tiratori, prosegue il suo cammino verso la fine della consiliatura: non c’è possibilità di votare a breve termine. E allora, tanto vale abbracciare forte le poltrone, piuttosto che lasciarle alla mercé del Commissario di turno.

D’altra parte  c’è tanto da fare: c’è ancora qualche panchina che attende di essere verniciata di rosso, c’è qualche murales da realizzare, ci sono piste di atletica impraticabili da affidare in concessione. Insomma, c’è il nulla cosmico prodotto da un Amministrazione comunale che si è dimostrata politicamente incapace di attendere ai bisogni della cittadinanza; quelli veri, beninteso.

La gente è stanca della solita querelle; è stanca di chi propina solo fumo negli occhi; è stanca di essere presa in giro e di ricevere quotidianamente offese alla propria intelligenza.

C’è bisogno di atti congrui, di fatti, di iniziative capaci di invertire la rotta: a Casavatore non c’è sicurezza, non c’è decoro, non ci sono infrastrutture, mancano mezzi di trasporto pubblici, difettano iniziative idonee a rilanciare il commercio locale. Al crepuscolo si assiste sistematicamente a un vero e proprio inquietante coprifuoco, che fa sprofondare la gente nell’angoscia assoluta. Nel contempo le vie della città diventano terra di nessuno, dove tanti malfattori spadroneggiano impunemente con la certezza di non essere intralciati da chicchessia né visti dall’occhio di quelle videocamere di sorveglianza, la cui installazione resta solo una delle tante promesse del marinaioe della sua ciurma, che hanno condotto una nave, già rattoppata a destra e manca, alla definitiva deriva.

Stando così le cose ci si chiede se, anche nel caso di specie, possa condividersi quanto sovente afferma la politica:“Meglio un pessimo sindaco che un commissario”.

Noi riteniamo di no. Anche perché peggio di così non potrebbe andare: come si dice dalle nostre parti “cchiù nera ra mezzanotte nun po’ venì”!