I beni confiscati alle mafie sono l’espressione di una forma di lotta alla criminalità organizzata tra le più efficaci e ricche di significato. Si tratta delle ricchezze accumulate illecitamente dai mafiosi, ad esempio investendo i soldi del traffico di droga, delle estorsioni, dell’usura, che vengono espropriate per diventare proprietà dello Stato e quindi della collettività.
L’origine di questa forma di lotta al crimine organizzato risiede nella legge Rognoni-La Torre del 1982, che ha introdotto il reato di associazione a delinquere di stampo mafioso e la confisca “delle cose che ne sono il prezzo, il prodotto, il profitto o che ne costituiscono l’impiego”.
La confisca definitiva avviene dopo la sentenza definitiva con cui il tribunale conferma un collegamento tra i beni e l’attività criminale. A quel punto i beni passano in gestione all’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (Anbsc) o ad altre autorità competenti. I beni possono essere venduti all’asta, in alcune specifiche situazioni, o utilizzati a fini sociali, ad esempio destinati a progetti di sviluppo per la comunità o a organizzazioni non profit.
I beni confiscati possono essere proprietà immobiliari; veicoli; aziende e attività commerciali; conti bancari; denaro liquido; gioielli, opere d’arte, beni di lusso, etc.
Assessore Vitagliano a tre anni dall’inizio di questa amministrazione cosa è stato fatto in merito ai beni confiscati che insistono sul territorio arzanese?
L’attenzione è stata massima fin dal primo giorno del nostro insediamento. La Sindaca, tre anni fa nel formare la Giunta, intese affidarmi una delega delicatissima e molto attenzionata, apprezzai da subito la sua decisione in quanto dimostrazione di grande fiducia. Già dai primi giorni abbiamo, con il dirigente Arch. Marino, monitorato i beni affidati ed ereditati dalle precedenti amministrazioni ed abbiamo riscontrato immediatamente che, per i beni già affidati, gli assegnatari non avevano adempiuto a quanto previsto nei decreti utilizzando i beni in modo improprio.
Su quali beni si è concentrato il lavoro dell’ufficio?
Principalmente sui beni di via A. Pecchia e di C.so Salvatore D’amato. In entrambi i casi abbiamo disposto tutte le azioni affinché l’Ente rientrasse in possesso dei beni assegnati in quanto non era stato adempiuto, da parte degli assegnatari, quanto previsto dai decreti di assegnazione, addirittura è stato riscontrato che il bene di Corso D’Amato era completamente distrutto e inutilizzabile. Tutto a danno della collettività. Le operazioni di revoca sono state eseguite in maniera molto decise e repentine, nel rispetto della normativa sull’affidamento dei beni e di concerto con la Prefettura.
Attualmente come sono stati destinati i beni?
Grazie al lavoro congiunto degli uffici coordinati dagli altri colleghi assessori e dalla Sindaca, il bene di via Compagna è stato destinato a POLO SOCIALE per le attività del settore delle politiche sociali ed è stato intitolato al giornalista Giancarlo Siani, vittima innocente della criminalità organizzata. Il bene di via Barone è stato assegnato alla Coop. Sociale Mondo in Cammino per attività sociale, per i bisogni delle persone che si trovano in uno stato di disagio sociale, perché diversamente abili o perché per un breve o lungo periodo della vita si trovano in condizioni di svantaggio. E’ stato indetto il bando per l’affidamento del bene a via pecchia e sono in corso trattative con diversi enti per la destinazione del bene a corso Salvatore D’amato che l’abbiamo ereditato in pessime condizioni e che dopo un complicato iter amministrativo, nel 2022 è rientrato nella disponibilità del Comune di Arzano.
Con la nuova Giunta la delega è stata assegnata all’avv. Borrelli. Semplice passaggio di consegna?
La decisione è stata condivisa dall’intera amministrazione e dalle forze politiche in quanto con la definizione del piano di riequilibrio finanziario, delega area finanziaria, e il delicato lavoro che si sta svolgendo sul patrimonio immobiliare, delega al patrimonio. ritengo opportuna la decisione della Sindaca di assegnare ai nuovi Assessori deleghe importanti. Continuerò a fornire il mio contributo all’amministrazione ed in particolare all’avv. Borrelli in merito alla gestione dei beni confiscati, laddove necessario.