L’assenza di uno strumento urbanistico aggiornato rappresenta un ostacolo significativo allo sviluppo economico e sociale di Arzano. Senza un PUC, il comune non può pianificare interventi di edilizia pubblica e privata, rilasciare autorizzazioni edilizie e promuovere soprattutto progetti di rigenerazione urbana. Inoltre, l’attuale Piano Urbanistico (PdF), risalente a più di cinquant’anni fa, sicuramente non è in grado di rispondere alle sfide attuali in materia di tutela ambientale, efficienza energetica e sicurezza sismica. Una situazione incredibile. Finora si è perso tempo . L’ex piano regolatore generale può attendere ? Il silenzio assordante della Sindaca Aruta e dell’assessore competente inquieta; ancora oggi non si sa quale sia la loro visione di città,come intendono procedere con la rigenerazione urbana delle aree abbandonate che destino programmare per tutte quelle aziende che hanno chiuso i battenti per la crisi economica e quale futuro offrire a tutte le strutture abbandonate. Questi temi complessi vanno dibattuti, con la partecipazione di tutti, in particolare con i cittadini, lo prevede la norma; è l’ultima chiamata per cercare di rimediare ai danni incalcolabili del passato e dopo 3 mesi di amministrazione neppure una volta è stata riunita e ascoltata la consulta dei tecnici. Ma forse la priorità di questa maggioranza è la cabina elettrica primaria in via Sensale? Ci sono 170 mila metri mq di verde da utilizzare con un parco urbano e un complesso sportivo. Per far sorgere la cabina bisogna apportare un variante e deve essere votato in consiglio comunale. Qui non si vuole costruire un albergo o delle ville faraoniche per i privati. Qui le persone che hanno a cuore le sorti della città chiedono che questo polmone di verde (l’unico rimasto nella nostra), sia destinato ad un parco urbano e complesso sportivo, come dice il Puc. Ma forse non è importante ad approvare PUC? Importante che si faccia sorgere la cabina elettrica. Le motivazione perché non deve essere costruita la cabina elettrica nei precedenti articoli l’abbiamo detto a chiare lettere. Noi non ci fermeremo di fronte a questo scempio. Non è possibile che in questa città due, tre persone decidono che quel pezzo di verde venga destinato ad una cabina elettrica. Per la verità lo sanno da più di un anno questa vicenda, anche perché hanno partecipato alla conferenza dei servizi. Inoltre nell’ ultimo consiglio comunale, i consiglieri della maggioranza sono venuti a conoscenza da poche settimane, cercando anche loro di capire il disegno che viene proposto alla comunità arzanese.Per non parlare dove si è svolto il consiglio comunale in un luogo all’limite della sicurezza per non dire altro. Carissima sindaca ma avete almeno la capacità di ripristinare la sala consiliare all’ interno del Municipio in piazza Cimmino. Apriamo le porte di questo Comune ai cittadini, facciamoli partecipare alla vita politica. Basta chiudere queste stanze senza confronto con l’opposizione e i cittadini. Stattene certi che alle prossime elezioni non vi voteranno per i risultati che avete prodotti. Questa politica che decidono tutto dall’alto non ci piace. Il confronto è il sale della democrazia. Intanto scendono in campo le associazioni del territorio, che già hanno dato la loro adesione. In primis Lega Ambiente, Agrippinus, Anteas, Matteo 25, ecc. Dicono No alla Cabina elettrica Primaria. Inoltre nei primi giorni di settembre partirà una petizione per raccoglie firme dei cittadini per dire di NO a questa cabina elettrica primaria. La città si mobilita.
Nella foto il luogo dove si vuole costruire la cabina elettrica primaria in via Francesco Sensale
