Arzano, “E’ Fatta: Bisogna solo accelerare i tempi per la ristrutturazione dello Stadio De Rosa”.

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“Essere senatore della Repubblica è un grande onore, ma di certo non cancella le mie origini. Io sono arzanese doc, orgoglioso delle mie origini. Diciamo anche, sarebbe inutile negarlo, che sono da sempre tifoso della mia città. Vedere lo stadio De Rosa chiuso da quindici anni per me era una cosa insopportabile. E non nego che dal momento della mia elezione era forte il pensiero di poter fare qualcosa per la mia città. Quando ho visto che c’era la possibilità di fare qualcosa non ho perso tempo. Ed adesso eccomi qui. Estremamente orgoglioso di quanto fatto, non per il mio partito, sia ben chiaro, e neanche per la passione che mi lega alla maglia biancoceleste. Se mi sono battuto per ottenere i soldi per la riapertura dell’impianto di Arzano, l’ho fatto nell’esclusivo interesse della mia città. Se penso che ci sono ragazzi, ormai usciti anche dall’età adolescenziale, che non hanno mai visto una partita nello stadio di casa, dico che è una cosa che non si poteva più accettare”.

Parole e musica di Franco Silvestro. Arzanese doc, come lui stesso ha detto, senatore di Forza Italia dopo aver iniziato a fare politica nel consiglio comunale di Arzano tra le fila del partito socialista. Quando noi di Prospettive lo abbiamo contattato per sentirlo in merito al milione e 700miila euro che il Governo ha stanziato per la ristrutturazione del De Rosa sapevamo bene quando la cosa gli stesse a cuore. Ma di certo non immaginavamo che lui partisse senza neanche una domanda. E’ stato difficile interrompere il suo eloquio, riportarlo coi piedi per terra.

–             Senatore, calma… Si vede che la cosa gli sta molto a cuore. Ci dica: è stato difficile?

“E’ sempre difficile riuscire a spostare soldi da Roma. Questo sia ben chiaro a tutti. Quando ho intravisto la possibilità di portare ad Arzano i fondi necessari per la riapertura dello stadio comunale mi sono battuto come un leone. Direi anche con intelligenza. Non era semplice far passare un finanziamento per lo stadio di un comune che è in dissesto. Per di più, inutile negarlo, anche i miei amici della maggioranza quando si informavano e scoprivano che la Giunta Comunale era di centrosinistra di certo non hanno visto la cosa di buon occhio. Ma io ci tenevo troppo. E’ bastato spiegare come un campo di calcio in un comune ad alto rischio di camorra era un segnale della presenza dello stato”.

Un milione e 700mila euro, basteranno per riportare lo stadio in condizioni da poter essere utilizzabile diciamo per la serie D?

“Guardi, la cosa importante adesso è riaprire lo stadio. Al momento non possono giocare neanche i ragazzini della scuola calcio. Un milione e 700mila, fondi che arriveranno da Roma in due anni, sono sufficienti per questo. Poi se e quando ci sarà un’Arzanese nelle categorie che contano, vedremo. La verità è che da 15 anni ormai ad Arzano non c’è una squadra di calcio. Io spero che dal momento in cui lo stadio riaprirà, ci saranno spiragli per far sì che si torni ad investire nello sport. Basta anche dalla Prima categoria, basta ripartire. Quel giorno di sicuro io ci sarò, non da politico, ma da Arzananese”.

–             Che lei sappia la Giunta si sta muovendo?

“La Giunta ha in un certo senso le mani legate.  Deve obbligatoriamente avviare i lavori. I soldi sono destinati solo ed esclusivamente per il De Rosa. Se non dovessero per un motivo o per un altro finire il lavoro i soldi da Roma non partiranno e la Giunta non avrebbe alcuna giustificazione agli occhi del popolo. Ma io sono certo che andrà tutto per il verso giusto. Non è interesse di nessuno non riaprire il De Rosa. Oggi ci sono i soldi, e sono soldi che possono essere spesi solo per lo stadio”.

Si ferma un attimo il senatore, poi, prima che l’intervistatore abbia il tempo di proferire parole riprende. “So che è nato un comitato popolare con lo scopo di controllare che il tutto proceda senza intoppi. Da questo punto di vista sono tranquillo. Io ho fatto quello che potevo, adesso il mio essere politico mi impone di farmi da parte. Ma ho fiducia che la cosa vada in porto. E’ una opportunità troppo importante per Arzano”.

Noi di Prospettive continueremo a vigilare. In fin dei conti da anni siamo una sorta di martello, oggi domenica pubblichiamo foto che attestano lo stato dei fatti. E continueremo a farlo fino alla fine dei lavori.