ARZANO, CONVOCATO PER IL 09.08.2024 IL CONSIGLIO COMUNALE MONOTEMATICO AVENTE AD OGGETTO LA REALIZZAZIONE DI UNA CABINA ELETTRICA PRIMARIA

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ARZANO, CONVOCATO PER IL 09.08.2024 IL CONSIGLIO COMUNALE MONOTEMATICO AVENTE AD OGGETTO LA REALIZZAZIONE DI UNA CABINA ELETTRICA PRIMARIA

Il 9 agosto l’assise cittadina discuterà del dissenso che l’opposizione intende manifestare in ordine alla famigerata collocazione di una nuova cabina elettrica in via Sensale, previo esproprio di oltre 10 aree private.

Il diniego a siffatto scellerato progetto è stato fermamente manifestato dalla formazione politica “Arzano Viva”, e, segnatamente, del suo più tenace rappresentante: il consigliere Salvatore Borreale.

Per vero anche la gente è indispettita rispetto a un disegno oltremodo nefasto per la comunità arzanese, che non è per niente disposta ad accettare passivamente l’iniziativa.

Ad ogni buon conto, se pure la maggioranza dovesse aderire all’iniziativa, a nostro avviso, non basterebbe esternare un banale dissenso, senza motivazione adeguata e senza un idoneo supporto tecnico-giuridico: è fin troppo evidente che opporsi sic et simpliciter equivale a dare il lasciapassare all’infame ideazione.

In primis, non va trascurato che proprio nella zona dove si vorrebbe realizzare la cabina in questione era già prevista la realizzazione di un parco verde attrezzato e di un palazzetto dello sport. Ed è davvero paradossale che, in luogo di opere finalisticamente indirizzate a produrre benessere per i cittadini, si vada a realizzare un impianto che, di contro, incide negativamente sulla loro integrità fisica. Che, già per demerito della locale politica, è pregiudicata dal triste primato che vede Arzano piazzarsi al secondo posto, dopo la limitrofa Casavatore, nella classifica dei comuni più urbanizzati d’Italia, con più dell’83% del territorio cementificato. Poco edificante è altresì la posizione di Arzano nella classifica dei comuni maggiormente colpiti da patologie tumorali e neoplastiche.

Sta di fatto che, rientrando l’area in parola tra gli spazi destinati a verde pubblico, nonché alla realizzazione di attrezzature sportive, e considerato altresì che sia la salute che lo sport sono valori fondanti della nostra Carta costituzionale, giammai il Comune di Arzano potrebbe esprimere il proprio assenso; assenso che, peraltro, significherebbe concedere il relativo permesso di costruire, non prima di adottare la necessaria variante dello strumento urbanistico locale (di inverosimile adozione, atteso che mai potrebbe essere ossequiosa del requisito della compatibilità ambientale), abdicando alla primaria funzione di tutela della salute dei cittadini, che senz’altro sarebbe inficiata dall’inquinamento elettromagnetico generato dalla cabina e dalla forzosa rinuncia ad aree verdi e a strutture sportive, ad onta della nota penuria delle stesse sul territorio.

Sarebbe opportuno che l’Amministrazione facesse notare agli ideatori di questo scempio che, essendo l’area interessata dall’intervento ubicata in zona destinata a verde pubblico, sulla stessa sono ammessi soltanto i limitati interventi di cui al vigente PRG, e non certo edificazioni come quella in questione che comporta la costruzione di una imponente cabina di trasformazione, da qualificare, a tutti gli effetti, come “opera industriale”, che, in quanto tale, è da denegare ad oltranza;

Si auspica, pertanto, che il rappresentante del Comune di Arzano in seno alla Conferenza di Servizi indetta per la definitiva approvazione del progetto sappia e voglia far valere tutte le ragioni che precedono, opponendosi recisamente a un disegno che, ove dovesse concretizzarsi, si rivelerebbe devastante per la comunità locale, che si vedrebbe coattivamente privata di verde e sport, ed esposta a campi elettromagnetici, nonché ad altri rischi di cui il realizzando impianto è foriero, quali incendi ed esplosioni, incidenti negativamente sulla salute e sul benessere psico-fisico.