“A spasso tra i libri” a cura di Anna Errichiello

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L'educazione sentimentale di Gustave Flaubert
L'educazione sentimentale di Gustave Flaubert

Questo mese ci soffermiamo su un classico della letteratura “l’Educazione Sentimentale” di Flaubert, che appare ancora molto attuale, soprattutto per la grave crisi di ideali politici e per il qualunquismo che di conseguenza v’è generato. Frédéric Moreau, il protagonista, è un giovane dalle vaghe ambizioni artistiche e sociali, che trascina dietro di sé un’indolente esistenza fra delusioni e fallimenti. È una lenta usura, la sua, che non risparmia nemmeno l’amore tenero e profondo per Madame Arnoux, la donna per la quale proverà un amore ed una passione inappagata per tutta la vita. L’ Educazione sentimentale di Flaubert, oltre ad essere un romanzo ed il racconto di un’iniziazione, è l’affresco di un’epoca segnata dal trionfo di una borghesia gretta e prosaica, che ha smesso di coltivare illusioni e ideali e ha fatto del denaro e della falsità il cardine dei rapporti umani. Ed è anche lo specchio di
una generazione che, incapace di riconoscersi appieno nei valori dominanti, non sa trovare antidoti al sentimento disperante della propria impotenza e mediocrità.
Il romanzo considerato da qualcuno il capolavoro di Flaubertè, quindi, una delle più amare denunce degli inganni e delle meschine velleità della società borghese, che nell’800 francese non si distacca molto da quella che appare oggi la società capitalista, volta al benessere e alla tutela e salvaguardia del proprio orticello.
E mentre ognuno, al riparo delle proprie meschine viltà, rincorre desideri di poco momento, soddisfazioni destinate a svanire nel momento stesso in cui si fanno realtà, la storia fa il suo corso; la penna di Flaubert allora abbandona di colpo ogni umoristico ricamo, ogni ricercatezza formale e torna a farsi ancella della parola, della sua potenza espressiva, del suo rigore, così da restituire, nella sua verità, la sostanza di quel che è stato, nel bene come nel male; nelle illusorie speranze che hanno alimentato i moti del 1848 e nel loro triste naufragio, nel lento ritornare, dal mare aperto dei sogni (appena intravisto), all’approdo dell’infelicità, del dolore, della sconfitta, dove l’unica compagnia che tocca ai vivi è quella, amara, del rimpianto.
Leggere L’Educazione Sentimentale, oggi, potrebbe aiutare a comprendere molti dei problemi che ancora non hanno risposta sui quali la società continua ad interrogarsi affannosamente.