CASORIA, CIRCOLARE A CASORIA? EPICA IMPRESA

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CIRCOLARE A CASORIA? EPICA IMPRESA

Non è un problema, quello della viabilità, circoscritto alla sola nostra Casaurea, poiché basta fare un giro nei paesi limitrofi per rendersi conto del caos imperante e della scarsità di un’adeguata gestione del traffico automobilistico e pedonale, ma, bisogna ammetterlo, e non senza una nota di critica amarezza: la situazione locale è a dir poco disperata…strade ridotte a cunicoli angusti ed impraticabili e ciò si deve certo all’inciviltà degli automobilisti, che sostano non solo su entrambi i lati della carreggiata ma anche in doppia e, allorché lo spazio lo consenta, in tripla fila, ma, diversamente, quale opzione potrebbero scegliere? L’unica possibile sarebbe quella consistente nel rinunciare all’auto ma oggi questo mezzo è indispensabile, almeno al Sud, in alcune zone in particolare che non usufruiscono di servizi di trasporto adeguati, precisi nei tempi ed efficaci nei raccordi… bellissima poi è la condizione di piazza Cirillo, laddove la strada è ridotta a un sentiero di campagna e, meraviglia delle meraviglie, c’è anche l’area parcheggio che fiancheggia il marciapiede, per cui i poveri pedoni sono costretti a pericolosi slalom oppure ad allungare il loro percorso, godendosi quella sorta di area pedonale o super marciapiede che avrebbe dovuto snellire la circolazione, ma che, in verità, non ha prodotto il risultato previsto, per cui gli ingorghi sono all’ordine del giorno, soprattutto al mattino, tempo in cui gli onesti lavoratori si apprestano ad affrontare la loro giornata di nobile fatica e s’imbattono, loro malgrado, in un serpente meccanico che pare interminabile. La situazione poi è precipitata anche in corso Vittorio Emanuele, con l’apertura del Decò: per carità, nulla da eccepire, grande centro, ben fornito, bellissimi negozi, ma….altra fonte di ingorgo provocato dalle macchine che entrano ed escono dallo store e dalla loro ovvia immissione nel flusso stradale, che, chiaramente, subisce un rallentamento consistente per cui si procede a passo di lumaca…per non parlare poi di piazza san Paolo, dove si è privi di sostare per una qualsivoglia necessità e, di conseguenza, vengono innalzati assordanti concerti di clacson accompagnati da sottofondi, neppure tanto impercepibili, di maledizioni e similari …Vigili? questi sconosciuti…non se ne vedono più oramai, forse una razza in via di estinzione…la risposta è prevedibile: carenza di organico…e la città è un vero e proprio inferno, poiché non c’è zona in cui esista una viabilità umana: vogliamo parlare di via principe di Piemonte? Dell’arteria che porta all’Emicenter per intenderci? Meglio di no, meglio stendere un velo pietoso…la pazienza dei casoriani è messa a dura prova e nulla all’orizzonte sembra presagire un cambio di rotta: sarebbe necessario un piano regolatore, si passi l’espressione legata all’edilizia, per rendere più vivibile questa città, a partire dalla viabilità per poi procedere al risanamento di tanti altri aspetti che concorrono a fare del territorio in esame la location per eccellenza del caos più totale: ci è dato di vedere un giorno non lontano risolti questi annosi problemi? Ce lo auguriamo, benché qualche dubbio permanga…

Margherita De Rosa