La Porta Santa di Mugnano

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Lo scorso 27 gennaio è stata una giornata sicuramente memorabile per i mugnanesi e per quanti, da diversi paesi limitrofi sono qui convenuti per l’apertura della Porta Santa del Santuario Diocesano del Sacro Cuore di Gesù. Una breve processione si è portata dal chiostro del convento delle suore Vittime Espiatrici di Gesù sacramentato(che qui venerano la Serva di Dio, suor Maria Pia Brando, prossima alla venerabilità), all’ingresso del tempio, ed entrare in questa bellissima chiesa, al canto dell’inno giubilare, è stato davvero commovente. Nella fase iniziale della celebrazione si è data lettura di quelle che sono state prescelte quali chiese giubilari, nelle qualisi potrà lucrare l’indulgenza, ma l’essere in quella sede, in un vero e proprio bagno di folla, è stato un segno tangibile di quanto ancora la fede ci sia ed arda nei cuori ci chi spera nella divina misericordia. Dunque, non si può parlare di un evento come tanti altri, poiché la celebrazione trasmetteva entusiasmo e speranza atutti gli astanti in una maniera non usuale, qualcosa di speciale aleggiava nell’aria: don Antonio Paone, poi, che ha officiato con altri sacerdoti una solenne liturgia eucaristica, ha fatto più volte riferimento a Madre Pia, al suo attivo spendersi per la devozione a quel Sacro Cuore di Gesù che tante grazie elargiva ed elargisce, e a lei ha chiesto di sostenere ciascuno al fine di fortificarlo ed evitare il peccato, nel quale si cade per una sorta di malefica attrazione. Quindi, questo giubileo è occasione propiziaper rivedere il proprio comportamento eproporre a sé stesso un mutamento di vita reale e coerente. E’ questo il giubileo della speranza e quindi, col cuore colmodigioia, ciascuno è spinto a confidare nella bontà di un Dio che ci considera figli, anche se ci macchiamo delle più abominevoli colpe. Anno della gioia, anno di una nuova redenzione, anno della festa dei cuori…eh sì, a Mugnano, tanti erano i cuoriin festa, una festa che nasce dall’amore vicendevole e anche dal costante riferimentoa quellapiccola grande donna, quale fu Madre Pia, a cui nulla mancava, e che pure scelse la via stretta del sacrificioe della rinuncia per seguire il suo Sposo Celeste, secondo la Sua volontà, che non era quella di vederla contemplante e adorante, come lo fu la sorella Adelaide, cioè santa Cristina Brando, bensì Cristo volle che lei fosse alla continua ricerca delle orfanelle, dei bisognosi, tanto che il suo convento era stracolmo di chi da lei sperava un aiuto, che mai ella negò. E dunque, quale migliore auspicio per un anno santo che si apre nel segno della speranza? Maria Pia della speranza fatta certezza fu l’icona ed ecco perché la sera del 27 u.s. si è trasformata in una reale festa della gioia, appunto della speranza, della luce: le tante candele portate alla tomba di madre Pia sono simbolo di quanto ognuno ha in cuore e tutti potranno essere certi della suaintercessione presso quel Cuore di Gesù che fu casa di Madre Pia e che dovrà diventare la casa di ciascuno, soprattutto in questo anno santo,anno in cui il santuario diMugnano è diventato il tempio della speranza. Anche in questo caso, oltre a ringraziare don Antonio Pane che tanto si sta prodigando per la proclamazione della Venerabilitàdi Madre Pia, i sensi della più viva gratitudine sono diretti alla Madre Generale, suor Carla di Meo, che ha reso Mugnano un luogo di fede, una terra d’amore, un centro dal quale s’irradia, inarrestabile, l’amore di quel Sacro Cuore che tanto amò Madre Pia e che tanto ama ogni creatura, benché indegna: che possa dunque, Il Sacro Cuore di Gesù,  sostenerci e renderci meritevoli dell’indulgenza, facendo sì che la nostra volontà si fortifichi e la tentazione del peccato si trasformi in desiderio d’amore e solidarietà verso il nostro prossimo!

Margherita De Rosa