ARZANO, LA NECESSITÀ DELL’ ALTERNATIVA POLITICA

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Questi 40 mesi di amministrazione fallimentare Aruta ci hanno confermato che qualcosa si è mosso nel profondo del paese, che ha ripreso, seppur solo sui social, alla partecipazione attiva e ha reso possibile la convinzione da cui oggi si può ripartire con nuova fiducia e consapevolezza alla costruzione di un’alternativa politica alla coalizione  (PD, Movimento Cinquestelle e Nuove Generazioni).
É necessario sottolineare l’urgenza del cambiamento politico, prima che i guasti crescenti in cui hanno fatto precipitare il paese si facciano irreparabili. La vicenda della cabina primaria elettrica è emblematica delle responsabilità della maggioranza Aruta.
É opportuno, invece, manifestare un esplicito atto di fiducia crescente e di sostegno verso l’attuale opposizione politica, che dovrebbe spingersi ancora di più ad avere coraggio a scegliere un gruppo capace a costruire e guidare l’alternativa politica.
Uno studioso scrisse che «l’alternativa è la scommessa che, se si interviene nel momento giusto e nel modo giusto, la realtà prenderà quella piega che deve prendere in virtù del suo dinamismo e che tuttavia forze ostili le impediranno in futuro di prendere, a meno che l’azione politica organizzata delle forze favorevoli risulti efficace».
L’alternativa quindi è innanzitutto un’idea, non un fatto. Le idee, in politica, devono essere realizzate, ma bisogna tener conto della realtà. La politica però produce alternative spesso irrealizzabili. La realtà politica attuale deve arricchirsi con l’aggiunta di quel «lievito» che ne permette lo sviluppo.
L’alternativa è spesso ostacolata da controforze politiche, che si ispirano ad altre idee, e più in generale è messa a repentaglio dalla concreta possibilità che lo spiraglio di azione intravisto si chiuda. Se dunque non si agisce, ma ci si fa cogliere dalla pigrizia, dall’invidia, dall’astio e dall’immaturità, se non si agisce con perizia nel momento
opportuno, l’alternativa politica può non solo
allontanarsi nel futuro nebbioso, ma tramontare per sempre. Ed è ciò che vorrebbero chi oggi ha il potere politico e amministrativo in città.
La politica, che aspira a prendere il potere, è espressione pura della volontà di potenza e i politici sono sempre «arroganti».
Al tempo stesso il potere non può svettare nel vuoto, ma deve ergersi sulla roccia della realtà. L’aporia dell’alternativa è tutta qui.
Il cambiamento politico è indispensabile, oggi più di ieri. Partire dal gruppo delle forze politiche dei consiglieri comunali di opposizione è se non l’unica la migliore alternativa possibile, una strada a senso unico, che sarebbe criminale non costruire la coalizione.
Occorre preparare, se non addirittura forzare l’alternativa, non con azioni estemporanee e
individuali, ma con forma collettiva, meditata e organizzata.
Come esistono forze ostili all’alternativa, esistono forze che invece la favoriscono, che
rappresentano l’alternativa. Non tutti sono consapevoli dell’alternativa alla stessa maniera. Vi sono soggetti (individuali e collettivi) inconsapevoli, ostili e consapevoli in modo favorevole al cambiamento.
L’alternativa dunque deve essere non solo necessaria ma anche convincente. Infine, bisogna fare particolare attenzione anche ai «cavalli di Troia» che più volte sono stati determinanti per il risultato elettorale. Un invito a tutti, forze politiche e culturali, a svegliarvi e fare presto per il bene di Arzano.