All’ ing. Ernesto Valiante, nostro interlocutore, chiediamo, inizialmente, di descrivere la sua esperienza politica in quella che è la destra casoriana: dunque, ing. Valiante, cosa può dirci in merito? Da quanto e perché ha scelto di militare in tale area politica?
Fin da giovane, sono stato sempre animato dai principi di equità e giustizia sociale, valori per i quali ho intrapreso con entusiasmo l’attività politica, cercando di metterla al servizio della collettività e delle fasce sociali più deboli. La mia esperienza politica ha avuto inizio militando nel Fronte della Gioventù del M.S.I., un’organizzazione che, per orientamento politico, si avvicinava maggiormente ai miei ideali. Negli anni successivi, insieme a tanti altri militanti, uomini e donne del partito, ho partecipato con convinzione alla svolta politica della destra nazionale, che si concretizzò con il congresso di Fiuggi, evento che sancì la nascita di Alleanza Nazionale e, successivamente, la sua confluenza nel Popolo della Libertà. A livello locale, con la vittoria del centrodestra nel 2008, ho ricoperto i ruoli di assessore ai lavori pubblici e assessore all’ambiente e al patrimonio.
Può spiegare ai lettori i motivi per cui non si è riusciti a realizzare una coalizione vera e propria nell’ultima tornata elettorale?
Bisogna fare un passo indietro nel tempo, perché uno dei motivi per cui non si è riusciti a costruire una coalizione di centrodestra a Casoria è legato a un episodio della precedente amministrazione. In quell’occasione, attraverso una manovra politica di “palazzo”, tre dei quattro consiglieri comunali di centrodestra passarono dall’opposizione alla maggioranza, lasciando i partiti del centrodestra senza rappresentanza in consiglio comunale. Questo, di fatto, ridusse drasticamente il ruolo dell’opposizione e rese di fatto difficile, nel breve e medio termine, lavorare per una valida alternativa. Inoltre, non nascondo l’errore clamoroso dei partiti del centrodestra locali che, con la corresponsabilità delle segreterie regionali e provinciali, non riuscirono a trovare un’intesa per costruire una coalizione con un candidato sindaco credibile da contrapporre al prefigurato “campo largo” con il sindaco uscente.
Ritiene che la destra sia una forza politica sufficientemente organizzata per poter realizzare una vera opposizione?
Sicuramente sì, anche se il compito è piuttosto arduo, considerando la limitata rappresentanza del centrodestra in consiglio comunale, che conta solo due consiglieri su 24. È evidente che sarà necessario un grande sforzo politico e amministrativo per far emergere tutte le contraddizioni all’interno di una maggioranza formata in gran parte da soggetti elettorali che, per storia personale e politica, non hanno alcuna affinità con il centrosinistra. Siamo convinti che, prima o poi, questo accadrà, soprattutto per quanto riguarda la pianificazione urbanistica e ambientale del territorio, senza dimenticare le gravi condizioni di dissesto che persistono dopo quasi cinque anni di cattiva gestione, sia da parte della precedente che dell’attuale amministrazione.
Cosa pensa dell’attuale amministrazione? Crede che riuscirà a migliorare la situazione, non proprio ottimale, del nostro territorio?
In questo inizio di consiliatura, il sindaco e la sua variegata maggioranza si sono distinti nel portare all’attenzione del consiglio comunale atti di grande importanza, come la salvaguardia dei conti, le linee programmatiche di mandato del sindaco e il bilancio consolidato, ma con notevoli ritardi, ben oltre i termini previsti dalla normativa. Questo è diventato un tratto distintivo della loro gestione, che denota solo improvvisazione e incapacità amministrativa. Riusciranno a migliorare l’attuale situazione economica e sociale della città? Ce lo auguriamo, ma sarà solo il futuro a dircelo, sempre che ne siano capaci.
Purtroppo, registriamo la totale inadeguatezza del sindaco e della sua giunta nell’amministrare la città. A oggi, infatti, non sappiamo ancora quale sia lo stato delle opere pubbliche finanziate con i fondi europei (PICS), né quali siano i progressi nella programmazione dei fondi del PNRR o nei Piani Urbani per la Mobilità Sostenibile. Inoltre, non è stato reso noto l’ammontare della massa debitoria del comune. Tutto ciò ci preoccupa, soprattutto alla luce delle rigide normative contabili e di alcuni provvedimenti confusi in materia tariffaria, che prevedono per il 2025 una tassa sui rifiuti (TARI) superiore ai costi del servizio di raccolta, con un impatto negativo sui contribuenti.
Quali ritiene che siano i più gravi problemi da risolvere e quali proposte avete prospettato per migliorare il tessuto urbano ed economico della città?
Guardi, l’occasione per confrontarci sui problemi e sulle proposte ci è stata data durante l’ultimo consiglio comunale, convocato per l’approvazione delle linee programmatiche del mandato del Sindaco. In quella sede, non ci siamo tirati indietro e abbiamo contribuito attivamente, portando avanti idee e soluzioni concrete su diverse tematiche rilevanti, come la rigenerazione e la riqualificazione del centro storico, l’ambiente, il commercio, lo sport, la cultura e molto altro. Abbiamo presentato un documento con le nostre proposte, che è stato allegato agli atti del consiglio e che, in qualche modo, rappresenta anche le linee programmatiche del mio mandato come consigliere comunale. È stata un’opportunità importante per confrontarsi nel merito, discutere su cosa serve davvero alla nostra comunità e, soprattutto, dare il nostro contributo in maniera costruttiva.
In merito al fabbisogno del personale dell’Ente lei cosa pensa?
L’Ente comunale sta attraversando un periodo di notevole turn over a causa del pensionamento di numerosi dipendenti, molti dei quali erano stati assunti in un periodo storico specifico, grazie a leggi ad hoc per le assunzioni negli enti locali. A questi si aggiungono anche i pensionamenti degli LSU, che hanno svolto un ruolo fondamentale nel mantenimento e nel funzionamento della macchina comunale. Per rispondere a questa situazione, le nuove assunzioni sono assolutamente necessarie, ma è fondamentale che vengano fatte con intelligenza e lungimiranza.
In particolare, la digitalizzazione dell’ente, che è ormai una priorità per rendere i servizi comunali più efficienti e accessibili, non può essere realizzata con efficacia senza l’ingresso di figure professionali altamente qualificate nel campo dei processi digitali. Questi esperti sono indispensabili per la trasformazione digitale della macchina amministrativa, rendendo l’ente più moderno e competitivo. Inoltre, è cruciale l’assunzione di esperti in agraria e giardinieri specializzati, che possano occuparsi della manutenzione e dell’implementazione del verde pubblico. Il verde non è solo un elemento decorativo o estetico, ma deve essere utilizzato anche come strumento didattico per promuovere una cultura green e sensibilizzare la cittadinanza sui temi ambientali. Un aspetto importante da considerare è che l’alta qualità dei profili professionali del personale non solo innalza la qualità dei servizi offerti ai cittadini, ma riduce anche la necessità di ricorrere continuamente a consulenze esterne costose o all’affidamento di servizi a privati. Questo, oltre a migliorare l’efficienza, permette anche un beneficio economico per i conti pubblici, ottimizzando le risorse disponibili e migliorando la gestione del denaro pubblico.
Come intende incentivare le arti, quali la musica e le manifestazioni teatrali, al fine di riconnettere il tessuto sociale.
Le amministrazioni precedenti, di cui faceva parte il Sindaco, insieme a buona parte dell’attuale maggioranza, si sono caratterizzate negativamente per aver perso i fondi PIÙ Europa destinati alla realizzazione del Parco delle Arti in via Calvanese. Una scelta che ha avuto un impatto negativo sullo sviluppo culturale e sociale della città. Oggi, però, nella relazione programmatica presentata dal Sindaco non vi è alcun riferimento a questa vicenda, come se fosse stata dimenticata. Noi, al contrario, riteniamo che sia fondamentale riprendere in mano quel progetto e realizzare strutture importanti per la città, come un teatro, un auditorium della musica e dello spettacolo, nonché sale espositive per convegni e mostre. Queste strutture rappresentano un’opportunità straordinaria per rilanciare la cultura multimediale in città, ma anche per creare spazi di aggregazione e crescita per i cittadini, in particolare per i giovani. Infatti, l’investimento in cultura e in strutture adatte a ospitare eventi e attività culturali può diventare un mezzo fondamentale per connettere il tessuto sociale e favorire la rinascita delle associazioni culturali. Inoltre, la creazione di questi spazi potrebbe rigenerare il senso di comunità e stimolare una maggiore partecipazione attiva da parte dei cittadini. L’educazione dei giovani e il settore scolastico devono avere un ruolo di primo piano, soprattutto nell’hinterland di Napoli nord, dove il disagio giovanile è purtroppo dilagante e le strade sono spesso piene di insidie e cattivi maestri. In questo contesto, è essenziale che il Comune si faccia carico di questa sfida, reperendo i fondi necessari per sostenere progetti educativi e culturali, interagendo in maniera propositiva con gli enti sovracomunali e con tutte le realtà che possono contribuire al benessere dei nostri giovani. Non possiamo permetterci di ignorare il potenziale di queste azioni, che rappresentano un investimento nel futuro della nostra comunità.
Cosa ne pensa della gestione e dell’affidamento degli impianti sportivi?
Casoria possiede due impianti sportivi di grande rilevanza a livello regionale: lo stadio San Mauro e il polifunzionale di via Michelangelo, che ospita il palazzetto dello sport con annessa piscina olimpionica. Tuttavia, negli ultimi anni, a causa degli affidamenti a privati, questi impianti non hanno portato alcun beneficio concreto alla collettività, generando invece contenziosi e problematiche di gestione. Il Sindaco, purtroppo, sembra voler perpetuare questo modello gestionale fallimentare, che di fatto nega l’utilizzo sociale di strutture così importanti per la comunità.
Questi affidamenti, nel tempo, si sono rivelati estremamente negativi, tanto che il Comune ha dovuto intervenire più volte, in maniera onerosa, per mantenere in funzione gli impianti, anche durante i periodi di affidamento. È evidente che questo tipo di gestione non è efficace, e pertanto riteniamo che sia necessario un cambiamento radicale.
La soluzione, a nostro parere, è quella di rivedere le modalità di affidamento e orientarsi verso una gestione diretta o con tariffe calmierate, avvalendosi dell’esperienza consolidata del CONI e delle società sportive professionistiche, che possiedono il know-how necessario per garantire una gestione ottimale degli impianti, assicurando al contempo il loro utilizzo sociale. Queste strutture devono essere utilizzate principalmente per attività sportive scolastiche, in modo da promuovere e migliorare l’educazione sportiva nelle nostre scuole. Un ritorno ad eventi sportivi come i Giochi della Gioventù sarebbe un’occasione fondamentale per coinvolgere i ragazzi e incentivare la pratica sportiva fin dai primi anni di scuola.
Solo così potremo sfruttare appieno il potenziale di questi impianti, restituendo alla collettività la possibilità di fruirne in modo corretto e funzionale.
Per concludere questa nostra conversazione come crede sia possibile far sì che a Casoria possa ritornare a vincere il centro destra?
Sicuramente, attraverso un impegno continuo, determinato e costante nel tempo, è fondamentale rivolgersi a quella larga fascia di elettori che da anni si sono allontanati dal voto, delusi e sfiduciati dalla politica. Questo segmento di cittadini, che rappresenta una parte significativa della nostra comunità, ha perso la speranza nel sistema politico e nelle sue promesse. È quindi imperativo costruire un progetto politico serio, credibile e condiviso, in grado di restituire fiducia e speranza, soprattutto a quegli elettori che appartengono all’area moderata, liberale e conservatrice. Solo attraverso una proposta politica che risponda alle reali esigenze della società, rispettando i valori di responsabilità, stabilità e crescita, potremo riavvicinarli alla politica e alle istituzioni.
Bene, l’ingegner Valiante è stato più che esaustivo nelle sue risposte e ci ha consentito di comprendere aspetti talvolta poco chiari delle dinamiche politiche locali. A lui auguriamo buon lavoro e a Casoria l’inizio di un’epoca di concreta rinascita-
di Margherita De Rosa