Arzano, il consigliere comunale Salvatore Borreale. “Incapacità amministrativa e non sanno governare. La maggioranza si deve dimettere”

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Purtroppo ad Arzano ogni giorno emergono fatti che dimostrano che al governo della città ci sono persone che non sanno governare e non amano i bambini. É emerso recentemente, grazie al serio controllo degli atti che svolge il consigliere comunale di opposizione Borreale Salvatore (Arzano Viva) che l’amministrazione comunale dovrà restituire circa 40 mila euro perché non hanno utilizzato il finanziamento assegnato dal Governo centrale per far trascorrere in un centro estivo giorni di vacanza ai minori e ai giovani di Arzano.
Ormai in città si vive sempre peggio, non c’è sicurezza, le strade sono un colabrodo, la sosta selvaggia è ovunque ad ogni angolo, la città è sempre sporca e la situazione dei rifiuti è l’immagine della «mala gestione» della giunta della sindaca Cinzia Aruta. Se poi a tutti questi aspetti negativi ci aggiungiamo anche la negazione dei diritti dei minori siamo davvero messi male, peggio di un paese del terzo mondo. Molti minori che vivono in uno stato di disagio economico hanno il diritto di fare qualche giorno spensierato di vacanza, lo Stato centrale ha pensato a ciò trasferendo al Comune somme di denaro da utilizzare, ma purtroppo per l’incapacità degli amministratori locali la realtà è ben diversa. Infatti il consigliere Borreale ha voluto sottolineare come «la determinazione dirigenziale n. 455 del 14 agosto 2024 rappresenta la certificazione dell’incapacità amministrativa di una maggioranza politica davvero scarsa». Questa amministrazione comunale non riesce neppure a garantire un servizio pubblico ai minori arzanesi.
Togliere l’opportunità ai nostri giovani di andare in un centro estivo a passare alcuni momenti di svago e vacanza é ingiustificabile.
In un Comune in cui il crescente bisogno di sviluppare e migliorare le politiche sociali a favore dei più deboli e dei più bisognosi non è accettabile che si restituiscano 40 mila euro «perché non si è reso necessario utilizzare il finanziamento assegnato dal Governo», così è scritto nella determinazione dirigenziale. Chi sono loro per dire che non era necessario utilizzare il finanziamento? In base a quali elementi hanno rinunciato a 40 mila euro? Al Comune esiste un elenco di minori a rischio che ci indicasse coloro i quali avrebbero potuto andare in vacanza ? Insomma ci sono tanti interrogativi senza risposta. Il Comune di Arzano deve dare tante risposte, a partire dalla necessità di avere un‘assessore alle politiche sociali a tempo pieno, che si occupi quotidianamente dei reali bisogni delle famiglie arzanesi. Se gli assessori non hanno il tempo e le capacità possono anche rassegnare le dimissioni, non sono obbligati a restare in giunta, alcuni stanno facendo delle figuracce pessime. Non deve essere il lauto stipendio (indennità) di oltre 2 mila euro al mese a tenerli incollati alla poltrona.
Questa giunta è arrivata al capolinea con la negazione dei diritti ai minori e il non saper utilizzare le risorse finanziarie messe a disposizione dal Governo centrale.
C’è una responsabilità politica evidente, nessuno può sottrarsi da questa responsabilità verso i cittadini. Il Movimento cinquestelle, la lista Nuove Generazioni e il PD hanno fallito ampiamente. In questi anni avevano il dovere di dare una svolta nel paese, ma non si è visto nulla, anzi hanno aumentato le tasse ai cittadini. Hanno aumentato la Tassa dei rifiuti (Tari) con un servizio sempre più scadente e le strade sono invase dai rifiuti. L’assessore all’ambiente dovrebbe rassegnare le dimissioni il prima possibile. Le strutture sportive sono peggiorate, alcune palestre scolastiche sono inagibili, le telecamere per aiutare e migliorare il livello di sicurezza urbana nessuno le ha viste. La grande opportunità dei finanziamenti del PNRR sta diventando un’occasione sprecata. Altre città stanno sfruttando questi soldi europei per ridisegnare urbanisticamente al meglio le città offrendo più servizi pubblici ai propri concittadini, ad Arzano invece non si è ancora visto nulla. Solo per aprire il cantiere della nuova casa comunale ci son voluti 3 anni. Solo per « buttare a terra » la fatiscente struttura abbandonata della ex tela di Penelope ci son voluti 4 mesi (e il materiale di risulta giace inerme ancora a terra). La città ha bisogno di essere amministrata con idee chiare e progetti trasparenti. Ci auguriamo, ad esempio, che la maggioranza consiliare si ravveda e faccia un passo indietro sul progetto della costruzione della cabina primaria elettrica che sottrarrebbe un’area a verde agricolo di circa 30 mila metri quadrati, in un paese cementificato fino all’orlo. Sarebbe veramente un colpo mortale per Arzano.