Bene, bravo, bis. Tranquilli, non è un luogo comune, una frase di effetto. Potrebbe essere il titolo di questo articolo, con riferimento a Raffaele “Bene”, sindaco di Casoria, “bravo” al punto di aver guadagnato il bis al suo mandato al primo turno. Un successo mai messo in discussione, con l’85% dei voti, Arrivato dopo che i rivali del centrodestra praticamente gli hanno spianato la strada, portando come candidato di bandiera Magnati, per altro sostenuto solo da Fratelli d’Italia.
Sulla carta non ci dovrebbero essere problemi di sorta. Bene appare “condannato” a governare Casoria per i prossimi 5 anni. Forte di un consenso unico nel suo genere, e di una maggioranza che sulla carta non avrà problemi. Ma sarà davvero così?
Non per fare da uccelli del malaugurio, ma francamente la strada non ci sembra così delineata. Ad appoggiare la candidatura di Bene c’erano 7 liste. Che adesso vorranno qualcosa. Ci sarà la possibilità di accontentare tutti o ci saranno scontenti?
Nel suo primo mandato Bene perse per strada 4 consiglieri, poi candidatisi col PD. E quale sarà la posizione del PD che ha 4 consiglieri? Bene ha avuto come suo principale sponsor in questa tornata l’ex senatore Tommaso Casillo. Casillo e la sua lista, Campania Libera: come saranno i rapporti tra Campania Libera e il PD?
E’ presto per parlare, ovviamente. Al momento sono tutti a festeggiare la vittoria elettorale. Ma la nostra paura, non la nostra speranza, ovviamente, è che prima o poi i nodi verranno al pettine. Ripetiamo un concetto: forse 7 liste, in assenza di una controparte, sono troppe. E’ inevitabile che ognuno reclami, giustamente dal suo punto di vista, posti di responsabilità, leggi di potere, all’interno del governo cittadino. Ci sono abbastanza assessorati o posti di sotto governo per tutti? E cosa accadrà diciamo tra un paio di anni, quando ogni partito inizierà a fare i conti con la visibilità propria? Il rischio di una diaspora ci sembra alto. Il che non significa che si arriverà ad un voto anticipato. Ma “Bene”, che è stato “bravo”, avrà un percorso complicato nel suo mandato “bis”.