Martedì, 18 giugno 2024, nel cortile della Parrocchia di S. Giovanni Battista – Casavatore si è svolto un interessante momento culturale patrocinato dal Comune di Casavatore: la presentazione del saggio “Napoli e i suoi Casali” di Giuseppe Pesce, Colonnese editore. L’evento rientra nel ricco calendario di iniziative che dal 15 al 23 giugno la parrocchia ha organizzato quale preparazione alla festa del Santo Patrono, 24 giugno.
Dopo i saluti di Don Carmine Caponetto, parroco di San Giovanni Battista e Decano dell’XI decanato, hanno portato il loro saluto il sindaco di Casavatore Luigi Maglione, l’assessore alla cultura di Casavatore dott.ssa Elsa Picaro, il sindaco di Afragola prof. Antonio Pannone, la presidentessa del consiglio comunale di Arzano , comuni compresi nell’XI decanato. Certo l’idea di padre Carmine Caponetto è quello di allargare il territorio ai tanti comuni limitrofi. Indubbiamente ha un senso il crescere insieme.
Con l’autore ha dialogato il prof. Ludovico Silvestri, dopo un’introduzione storica sintetica ed esauriente della prof.ssa Silvana Giusto. Tra una relazione e l’altra ha declamato alcuni suoi versi pluripremiati la prof.ssa Vittoria Caso. Presenti, oltre a un folto pubblico, rappresentanti dell’Arciconfraternita SS Trinità di Casavatore e SS Maria della Pietà di Casoria.
La storia dell’entroterra, di cui questo saggio offre un inquadramento complessivo e sistematico, è solo il tentativo di avviare un nuovo dibattito sulla provincia addormentata e dimenticata della più grande città del Mezzogiorno.
Il libro ricostruisce fino all’attualità le vicende storiche, variegate e ricche di interessanti sorprese, di un territorio molto vasto: i 13 comuni di Casoria, Afragola, Cardito, Crispano, Caivano, Casavatore, Arzano, Frattamaggiore, Casalnuovo, Acerra, Pomigliano d’Arco, Sant’Anastasia, Somma Vesuviana, cui si aggiungono i 2 quartieri napoletani di S. Pietro a Patierno e Secondigliano.
Comuni la cui storia si radica in un mosaico di vicende comuni che le rispettive popolazioni dovrebbero conoscere e approfondire, quale memoria storica che ne caratterizza il patrimonio culturale. Soprattutto i giovani, come è emerso dai diversi interventi, dovrebbero averne chiara consapevolezza al fine di fortificare il proprio senso di appartenenza e la propria identità. Insomma la città investe sulla cultura, c’erano anche giovani presenti. Ma don Carmine Caponetto non si ferma mai ha ottenuto un finanziamento dello Stato di 600 mila euro per la ristrutturazione della facciata della chiesa. Sarà un bel colpo d’occhio, ma lui non si ferma cercherà di trovare risorse per completare l’opera. Questa parrocchia un tempo prestava la sua opera spirituale padre Angelo Piscopo , un ‘arzanese mai dimenticato dai fedeli.