No alle violenze sugli animale. Serve un cambiamento culturale

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Lo spunto di riflessione nasce da una legge caduta nella lungaggine degli iter legislativi italiani e che rischiara una situazione oramai che seppure non normata è abitudine comune degli italiani: condividere con un animale domestico la propria quotidianità. La proposta di legge risale al 2022 ed è fortemente sostenuta dalla oipa.

La  proposta segue la riforma dell’articolo 9 della Costituzione e si concentra in particolare sulla proposta di legge mirata a modificare le leggi esistenti, in modo da includere l’educazione alla tutela degli ecosistemi e al rispetto degli animali nelle attività didattiche. La proposta di legge, presentata alla Camera dei Deputati nel 2022, è stata promossa principalmente dalla deputata Michela Vittoria Brambilla

I più saranno sconcertati alla idea che i propri animali domestici possano accompagnarli a scuola poiché l’aspetto più concretamente formale dell’agenzia educativa appare svilito già troppo dalle nuove mode sociali ed educative

Tuttavia la riflessione si presta ad altro ovvero alla presa di coscienza che siamo in un mondo che è violento e che la aggressività mal gestita irrompe in maniera sempre più possente tra i banchi di scuola. Ragazzi bulli,genitori pronti a malmenare il professore di turno, dirigenti sotto torchio e ragazzi che sfogano la loro malvagità si animali randagi. La quadra è completa :essere violento è questione attuale. Talvolta emerge che pur dedicando tempo agli aspetti relazionali e emotivo nella educazione,il disagio tarda a scomparire

Dibatti e figure professionali come psicologi e sociologi nella scuola sono importanti ma per ora non risolutivo

Il messaggio non sembra essere chiaro e distinto per le giovani menti e in ovvio la questione resta aperta. A tal proposito la presenza di animali da accudire a scuola potrebbe sollecitare gli studenti ad acquistare dimestichezza con il concerto di cura e di rispetto o forse questa è l’ennesima trovata dei nostri tempi. La certezza della questione è difficile da avere,ma forse in ballo questa legge ha tirato fuori il concetto di crescita che tanto difficile appare alla nostra società poiché rimanere disarmati di fronte ai cambiamenti è utile ad un complesso sistema socio economico il cui scopo è infondo controllare le menti e rendere inappropriati gli animi.

La realtà attuale, segnata da episodi di violenza contro animali indifesi, come le tragiche storie del cane Aron e dei gatti Leone e quello ad Alberobello, dimostra la necessità urgente di un cambiamento culturale. Insegnare il rispetto degli animali a scuola significa porre le basi per una società più giusta e compassionevole, dove la brutalità e la violenza cedono il posto a valori di rispetto e cura.

Paola Pescatore