Il 15 giugno l’Arzanese compirà cento anni. Fu fondata nel 1924, due anni prima del Napoli, per capirci. Ad Arzano ci sono grandi fermenti in vista di questa data. Il presidente del Circolo U.S. Arzanese, Gennaro Barbato, si sta dando da fare. “Stiamo contattando i grandi del passato. Hanno già dato la loro adesione Franco Villa, Gigi Sorianiello, Enzo Granata, che hanno guidato da allenatori la squadra. In più saranno presenti tantissimi degli ex calciatori. Sarà un giorno di festa intenso”.
Ma si tratterà di una festa fatta in assenza del festeggiato. L’Arzanese non esiste più. Sono due anni che in giro sui campi non c’è una squadra con indosso la gloriosa maglia biancoceleste. Una festa col morto in casa…
“Sarà una festa per ricordare una storia centenaria, per ringraziare chi ha ci ha regalato tante domeniche esaltanti, ed anche tante domenica deludenti. Sarà una festa con un grande protagonista, la maglia biancoceleste. E poi…”
E poi?
“Poi sarà anche l’occasione per dimostrare che Arzano ha diritto ad avere una squadra di calcio. Io dico che non conta la categoria. Sia essa Promozione, Eccellenza, serie D, o addirittura serie C, come ci è capitato per tre stagioni, cambia nulla. Ed è inutile negarlo che adesso abbiamo una grande speranza. Il calcio ad Arzano è andato in quiescenza, non mi piace dire che sia morto, a causa della chiusura dello stadio. Adesso grazie a Dio la finanziaria ha stanziato un milione e 700mila euro per la riapertura. In più di dieci anni tra Commissariamenti vari, sindaci distratti, diciamo così, mancanza di soldi, lo stadio è rimasto chiuso. Adesso però non ci sono più scuse. I lavori vanno fatti. Il 15 giugno dovranno essere già iniziati. E magari quel giorno la bella addormentata si risveglierà. Sarebbe meraviglioso”.
Quanto ci crede?
“Io sono convinto che sarà così. Il 15 giugno a distanza di 100 anni dalla nascita, ci sarà la rinascita dell’Arzanese. So che ci sono imprenditori appassionati che sono pronti a dare il loro contributo. Non faccio nomi, ma sappiate che ci sono. Una volta risolto il problema dello stadio la maglia biancoceleste tornerà a farsi vedere sui campi di calcio. E noi saremo lì a sostenerla, come abbiamo sempre fatto”.